Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scatenato ampie proteste e critiche internazionali dopo aver firmato una legge che limitava l'indipendenza delle principali agenzie anti-corruzione dell'Ucraina. La mossa è stata vista come un grave colpo alle riforme democratiche dell'Ucraina e ha messo a rischio le sue ambizioni di aderire all'Unione Europea. In risposta alle proteste pubbliche e alle pressioni dell'UE e degli Stati Uniti, Zelensky ha fatto marcia indietro e ha presentato un nuovo disegno di legge per ripristinare l'indipendenza delle agenzie. La controversia segna le più grandi proteste antigovernative dall'invasione a pieno titolo della Russia e sottolinea l'importanza degli sforzi anti-corruzione per il sostegno occidentale all'Ucraina. L'episodio sottolinea la tensione tra la governance in tempo di guerra e la necessità di difendere i valori democratici e la trasparenza.
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